Non si può comprendere interamente la storia e la bellezza di questo suggestivo borgo dalla storia millenaria se non si fa un’esperienza di gusto tra i piatti tipici tradizionali.
La zona del Mejlogu, di cui i sette comuni del Villanova fanno parte, produce cereali, ortaggi e verdure.
Si producono paste, carni pregiate, formaggi e dolci. Tra le varie elaborazioni della cucina tradizionale spicca il “raviolone”, una specie di strudel salato a più strati.
Il pane ha rappresentato la base dell’alimentazione di ogni famiglia per molto tempo e riveste tuttora un ruolo fondamentale. Le “covazzas” sono sottili focacce, il “Muddizzolu” è il pane delle feste confezionato con la semola, “Pane ‘e carica” è un pane con i fichi secchi miscelati nella pasta, “Loturas” è un tipo di pane dalla crosta e mollica compatta dalla forma a corona.
Ci sono poi i “Cicciones”, “Turriones”, “Succu” e “Simolinu”. Tra i dolci locali sono presenti “papassinos”, “casadinas” e “tiricas”.
La Cooperativa Allevatori Villanovesi dal 1954 produce e distribuisce formaggi di alta qualità (pecorino romano e formaggi semicotti). I capi bovini e ovini superano le 30 mila unità. All’interno del caseificio si utilizzano macchinari e strumenti all’avanguardia per offrire qualità e sicurezza al consumatore.
Villanova è il maggior centro di allevamento regionale con circa 400 capi di cavalli anglo-arabo–sardi con alcuni esemplari che hanno raggiunto le vette delle classifiche nazionali degli sport equestri (salto ostacoli e gare di fondo).
Attraverso uno speciale itinerario enogastronomico tra gli ovili si avrà l’opportunità di conoscere la pastorizia, dall’allevamento alla produzione, con sfiziose degustazioni di formaggi e altri prodotti.